Le Canzoncine di Greta

Le Canzoncine di Greta

giovedì 12 maggio 2016

Il mio bimbo non parla

A volte accade che il vostro bimbo, nonostante sia già grandicello, non parli, mentre tutti i suoi amichetti sì. Mille preoccupazioni probabilmente invaderanno la vostra mente. Perché il mio bimbo non parla?
 
Vi voglio raccontare la storia di M., un bimbo incontrato un nido in cui ho lavorato. La sua pediatra aveva consigliato ai genitori di portare il bimbo all'asilo nido per sviluppare il linguaggio. Aveva quasi tre anni e non diceva una parola. Capiva benissimo noi adulti e i suoi amichetti, e per esprimersi usava la gestualità e versi onomatopeici.
Io e la mia collega tentammo più strategie, ma lui continuava a non pronunciare una parola.

Un giorno tutto apparì chiaro: la sua mamma e la sua nonna erano venute a prenderlo all'asilo e mentre gli infilavano le scarpine, lo inondavano di domande a cui rispondevano loro stesse: “Ti sei divertito oggi all'asilo? Hai giocato con i bimbi! Hai fame? Tieni la merendina. Hai freddo? Infiliamo il cappottino.”. Il bimbo non aveva bisogno di rispondere. Ovviamente mamma e nonna, un po' apprensive, si lasciavano prendere dall'entusiasmo di rivedere il loro cucciolino, tanto da parlargli costantemente.
Ricordo che M. era appassionato di macchine e durante il momento della lettura, chiedeva sempre il libricino delle auto indicandolo e dicendo “brum brum”. Confrontandomi con la collega decidemmo di non dargli più il libricino finché non avesse pronunciato la parola e smesso con i suoni. Lo so, sembra una crudeltà, e non era affatto divertente per noi vederlo chiedere ripetutamente “brum brum” e rispondere “non ho capito, tesoro, quale libricino vuoi?”, mentre tutti i suoi compagni stavano leggendo i loro preferiti. M. si doveva accontentare di sedersi vicino ad un amichetto che avrebbe condiviso con lui il suo libro. Il quarto giorno alla domanda “M., quale libricino vuoi?” ci sentimmo scandire a chiare lettere “Macchine!”. Fu una gioia!! Finalmente gli dammo il libricino tanto desiderato riempiendolo di “Bravo, sei stato bravissimo!”.
Da quel giorno cominciò a sbloccarsi e iniziò a dire una sacco di parole (che in realtà aveva già acquisito, ma non aveva bisogno di dire). Tempo un mese ed era diventanto un chiacchierone (con la mamma felicissima che ammetteva, scherzando, di non “sopportarlo” più).
 
Tutto ciò per dire che lo sviluppo del linguaggio segue percorsi strani. Non è detto che ci siano difficoltà cognitive alla base (consultatevi sempre con il pediatra!!). Il bimbo di cui vi ho parlato aveva un ottima capacità comunicativa non verbale (gesti, suoni onomatopeici, espressioni del viso e del corpo). Inoltre nel contesto familiare non gli davano il giusto tempo per rispondere. Il bimbo “non aveva bisogno” di parlare.
 
Parlate ai vostri bimbi con frasi semplici, date loro il tempo di rispondere, scandite le parole. Ma lasciate anche che si esprimino spontaneamente, che siano loro i primi a parlare e a coinvolgervi nei loro giochi.
 
In aiuto possono venirvi incontro le canzoncine o strategie come ripetere più volte “qua” per dire “acqua”. Ottimo strumento è il gioco simbolico: ad esempio, mentre giocate a cucinare, fate delle facce buffe quando dite “brucia” o “non mi piace”...ricordate che il vostro bimbo è più stimolato ad imparare se si sta divertendo!
 
Qual è la vostra esperienza con lo sviluppo del linguaggio dei vostri bimbi?
Hanno iniziato a parlare presto o il loro linguaggio è esploso improvvisamente?

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